Andocide

La vita del personaggio si sviluppa lungo la parte finale del V secolo a.C. e la parte iniziale del IV secolo a.C. ed interseca i principali avvenimenti di quel periodo, ovvero le diverse fasi del conflitto tra Sparta e Atene durante e dopo la guerra del Peloponneso e la significativa instabilità politica della polis attica. Infatti, Andocide partecipò alla mutilazione delle Erme con gli oligarchici (anche lui fece parte di un'eteria) e visse il periodo di isteria che si creò ad Atene durante la ricerca dei colpevoli.

In questo clima si mise in evidenza come i processi venissero sempre più asserviti a fini politici di una determinata fazione, ovvero il ''demos'', che nel tardo V secolo a.C. trovò nella legislazione democratica lo strumento per attaccare i nemici politici (a tal proposito si ricordi come le ''Vespe'' di Aristofane del 422 a.C. mettessero in evidenza l'abuso delle delazioni ad Atene).

Andocide venne messo sotto accusa e per salvarsi decise di accusare gli altri colpevoli nel 415 a.C., sfruttando una legge che garantiva l’inviolabilità in cambio dell’accusa di altri. È in questo modo che, denunciando i suoi compagni di eteria, egli riuscì a salvarsi, procurandosi l'odio della fazione oligarchica e il sospetto di quella democratica. da Wikipedia
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    di ANDOCIDE
    Pubblicazione 1930
    Ouvrage
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