Leon Battista Alberti

Leon Battista Alberti Alberti fa parte della seconda generazione di umanisti (quella successiva a Vergerio, Bruni, Bracciolini, Francesco Barbaro), di cui fu una figura emblematica per il suo interesse nelle più varie discipline.

Un suo costante interesse era la ricerca delle regole, teoriche o pratiche, in grado di guidare il lavoro degli artisti. Nelle sue opere menzionò alcuni canoni, ad esempio: nel ''De statua'' espose le proporzioni del corpo umano, nel ''De pictura'' fornì la prima definizione della prospettiva scientifica e infine nel ''De re aedificatoria'' (opera cui lavorò fino alla morte, nel 1472), descrisse tutta la casistica relativa all'architettura moderna, sottolineando l'importanza del progetto e le diverse tipologie di edifici a seconda della loro funzione. Tale opera lo renderà immortale nei secoli e motivo di studio a livello internazionale da artisti come Eugène Viollet-le-Duc e John Ruskin. Come architetto, Alberti viene considerato, accanto a Brunelleschi (1377-1446), il fondatore dell'architettura rinascimentale.

L'aspetto innovativo delle sue proposte, sia in ambito architettonico che umanistico, consisteva nella rielaborazione moderna dell'antico, cercato come modello da emulare e non semplicemente da replicare.

Egli lavorò per committenti quali i Gonzaga a Mantova e a Firenze (per la tribuna della Santissima Annunziata), i Malatesta a Rimini, i Rucellai a Firenze. da Wikipedia
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    di Alberti, Leon Battista
    Pubblicazione 1999
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